Il 13 Novembre 2012 Ensi usciva con il suo album da solista, il primo (ed unico ufficiale) pubblicato per la Tanta Roba di Gué Pequeno & Dj Harsh.
Il titolo del disco è Era tutto un sogno, chiaro riferimento ad uno dei brani capisaldi dell’hip-hop americano e mondiale, Juicy di The Notorious B.I.G. (“It was all a dream”).
Il disco.
Si tratta del secondo album ufficiale da solista di Ensi, rapper dei Onemic insieme ai colleghi Rayden e il fratello minore Raige.
Il disco precedente da solista era del 2008, Vendetta, oltre a tre extended play pubblicati e a vari mixtape, tra cui Freestyle roulette mixtape, pubblicato qualche mese prima dell’uscita del disco ufficiale in onore della sua vittoria ad Mtv spit: questo mixtape, oltretutto, è contenuto anche nella deluxe box del disco.
L’album è caratterizzato da strumentali prettamente rap e hip hop, pur senza evitare contaminazioni musicali, come le influenze latine contenute in Nina mala featuring Charlie P.
Nel disco, oltre a colleghi e amici come Gué Pequeno, i Onemic e Salmo, Ensi ha collaborato anche con Kaos One, uno dei principali mcs italiani dagli anni ’90, e con artisti come il napoletano Raiz degli Almamegretta in Tangerine dream.
Le numerose citazioni: il titolo.
Come da tradizione per molti dischi rap, anche questo disco non manca di citazioni alla cultura rap, alla cultura pop, alla cinematografia, alla letteratura, a magazine del genere, ad artisti e canzoni di oltreoceano e numerose altre citazioni di vario genere.
Lo stesso titolo si rifà alla canzone Juicy del rapper The Notorious B.I.G., che canta “it was all a dream”.
https://genius.com/The-notorious-big-juicy-lyrics
La copertina e gli orologi molli.
La tematica del sogno sembra ritornare anche nell’artwork della copertina (realizzato da Mirko De Angelis), che raffigura il rapper in una stanza buia circondato dai famosi orologi molli di Salvador Dalì, il cui quadro (La persistenza della memoria) voleva portare avanti il concetto legato alla contrapposizione tra tempo oggettivo e tempo soggettivo di una persona, in base a ciò che si sta svolgendo in un determinato momento.
Ensi gioca, invece, sulla contrapposizione tra il suo presente ed il suo passato, anche per il genere musicale in Italia: se nel 2012 si sono avuti i primi segnali di successo per il rap in Italia grazie ad artisti come i Club Dogo, Fabri Fibra e Marracash, negli anni ’90 o anche a inizio anni 2000, campare di rap era veramente tutto un sogno, un’utopia più che la realtà: i pochi a viverci erano i grandi nomi come gli Articolo 31, i Sottotono e i Sangue Misto.
Il disco di Ensi esce, infatti, nel punto di non ritorno per il rap italiano che sarebbe stato destinato a crescere esponenzialmente negli anni successivi, grazie ad album come Bravo ragazzo, Guerra e pace, Status, e grazie anche a nuovi metodi di fruizione della musica quali i digital download e l’avvento dello streaming.
Era tutto un sogno.
Si tratta della canzone che dà il titolo all’album realizzata insieme alla cantante reggae salentina Mama Marjas, una canzone dal sapore agrodolce, con un messaggio di speranza, la stessa speranza che in tanti giovani avevano negli anni ’90: che il rap si sarebbe affermato arrivando alle orecchie e al cuore di tutta Italia. Speranza che non ha lasciato delusi né artisti né fan e appassionati del genere, nonostante per affermarsi il rap ci abbia messo circa 20 anni, dopo numerosi cambi e ricambi generazionali, e numerosi cambi e ricambi di artisti.
La canzone parla anche di un giovane Ensi fuori dalle regole e fuori dagli schemi e fuori dalle compagnie dei propri coetanei, che preferivano andare a divertirsi in discoteca, mentre lui ha sempre preferito dedicarsi all’approfondimento della cultura hip-hop.
Numerose le citazioni anche in questo brano: l’apertura si rifà alla canzone Juicy di Notorious B.I.G.: se Notorious apre il proprio brano con la frase “it was all a dream / i used to read Word up! Magazine” (“era tutto un sogno / ero solito leggere il magazine Word up!”), Ensi rappa all’apertura “era tutto un sogno, leggevo Al tutto il giorno”. Sia Word up! Magazine per l’America, sia Al per l’Italia, si tratta di magazine che hanno segnato una traccia non indifferente per il genere nelle rispettive nazioni.
Altre citazioni sono ad artisti degli anni ’90 come gli Otierre (e alla canzone Ce n’è con La Pina), Neffa e alla canzone Aspettando il Sole, uno dei brani hip hop di Neffa più citati da numerosissimi rapper italiani (riprende la frase “in cameretta spostavo via la tenda / fuori cielo grigio piombo, io non lascio che mi prenda”, e continuando con “e mi allenavo a fare freestyle copiando Neffa”) e alla coppia Nas + Lauryn Hill, che insieme hanno realizzato la canzone If i ruled the world (imagine that).
Approfondite il testo della canzone su Genius: qui trovate le spiegazioni e gli approfondimenti relativi al brano e alle citazioni contenute in esso.
Dopo Era tutto un sogno.
Possiamo dire che Era tutto un sogno sia stato il disco che ha permesso a Ensi di farsi notare dalle major e ha permesso di fare, dunque, il grande salto, come già lo avevano compiuto i colleghi dei Onemic, nonostante per Rayden sia stata solo una breve parentesi in Universal/Tempi Duri.
Nel 2014, infatti, Ensi pubblica per la Warner Music (etichetta che nel suo roster già nel 2007 mise sotto contratto Inoki, e con l’esplosione della nuova scuola si è accaparrato, oltre ad Ensi, anche Fred De Palma e Shade, incredibilmente tutti torinesi) Rock steady e, successivamente, l’album V.
Il rap come mestiere? Era tutto un sogno…
Tags: 2012, aelle, Album, Ensi, Era tutto un sogno, Fred De Palma, Gue pequeno, Hip-hop, Inoki, juicy, la pina, lauryn hill, major, mtv spit, Nas, neffa, notorious big, One Mic, otierre, rap italiano, RapAdvisor, Rayden (OneMic), rock steady, Salmo, Shade, tanta roba, universal
0 commenti