Come dovrebbe essere un concerto?

Questa estate abbiamo assistito a vari battibecchi fra rapper e non su come dovrebbe essere un concerto, con quale attitudine un artista dovrebbe affrontare il palco. Fra chi dice che il pubblico dovrebbe essere coinvolto quanto l’artista e chi reputa che sia invece quest’ultimo ad essere il protagonista assoluto noi crediamo che a darci una risposta corretta siano concerti come quelli di Fabri Fibra o di rapper del suo calibro.

Possiamo sicuramente dire che un concerto come il suo è quello che più ci piace, grazie a Shining Production e alla ospitalità di Alguer Festival abbiamo assistito alla data del Fibroga ad Alghero il 16/08.

Nonostante avesse già tenuto un live importante il giorno prima Fibra è riuscito comunque a nascondere la stanchezza tenendo una performance più che ottima, niente traccia sotto se non solo la produzione e qualche ritornello, tema che più volte abbiamo sentito durante queste discussioni estive, ma la questione non si può fermare esclusivamente a chi usa la canzone in sottofondo e chi no, considerando anche che un concerto organizzato non è per niente uguale ad un DJ Set.

A fare veramente la differenza è l’attitude che il rapper ha a prescindere dalla grandezza del palco. Artisti del calibro di Fibra forse giocano più facilmente nel momento in cui riescono ancora a trasmettere la stessa passione di venti anni fa mentre rappano sia le canzoni più recenti che quelle per i fan più affezionati, un tipo di esperienza che per ovvi motivi solo loro possono regalare, aggiungendo il fatto che continuano a dimostrare di essere perfettamente legati a questo mondo e di saperlo ancora fare.

L’esperienza non può far tutto, non stiamo dicendo che un rapper appena nato non possa tenere una esibizione al pari di chi già lo fa da tempo, forse il problema è semplicemente la presunzione (o l’errore) di credere che basti avere un microfono per regalare al pubblico un’esperienza degna di nota, pensare che basti far vedere la propria esaltazione per trasmettere al pubblico ciò che si sta provando, se prendiamo per esempio il concerto visto da noi di Fibra possiamo benissimo dire che anche lui era più che esaltato, ma il modo che usava per trasmetterlo alle persone presenti restava principalmente la performance della canzone, non c’è stato bisogno di arrampicarsi sulle transenne o fare altro, tutte queste cose possono essere affascinanti ma non saranno mai il mezzo primario per far sentire la propria bravura e passione.

È per questo motivo che le sue canzoni vengono cantate, perché c’è un reale interesse da parte del pubblico che non si ferma solo per quindici secondi ad ascoltarle per poi passare alla storia successiva o ad un Tik Tok successivo. Il feeling che si crea con l’ascoltatore deve essere un qualcosa che si costruisce prima di un live nel quale dovrebbe esserci la sua consacrazione, se così non fosse non avremmo assistito ad un concerto che racchiudeva più fasce d’età o dove bene o male quasi tutti sapevano qualsiasi traccia, dalla più recente alla più datata (come “Dalla A alla Zeta” o “Luna Piena”).

Quindi come dovrebbe essere un concerto? Se si vuole avere una carriera longeva con un pubblico che ti sa ascoltare e seguire durante un live noi consigliamo come quello di Fibra. Vogliamo inoltre lasciare una nota di merito alla organizzazione del Festival, vedere un concerto in questo posto ne è valsa la pena.

Articolo di Gabriele Coppola.

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