Nel 2025 Egreen ha trasformato il suo storico slogan “Fare rap non è obbligatorio” in due album, in cui si è affiancato un gran numero di altri rapper. In occasione dell’uscita, abbiamo fatto lui qualche domanda.

Ciao Nicolas, come stai? È appena uscito questo tuo nuovo progetto dal titolo “Fare rap non è obbligatorio“ in realtà questo è un concetto rivisitato con un evidente  apertura verso il futuro. Cosa ti è scattato in testa che ti ha portato a questa nuova visione ?

Ciao, molto bene grazie, si direi che questo progetto è stata una conseguenza di una serie di cose ed è nato dopo aver lavorato con tantissimi artisti emergenti provenienti da tutta Italia nell’arco del 2024. 

A differenza di Bellissimo dove ti abbiamo visto protagonista assoluto insieme alle produzioni di Sick Budd in questo progetto hai inserito tanti ragazzi quasi sconosciuti dell’underground… come li hai selezionati ?

Semplicemente le collaborazioni si sono formate spontaneamente legando con ragazzi coi quali ero in contatto assiduo e più in sintonia nel periodo della scrittura. 

Ci racconti un po’ anche la tua esperienza di artista e di come hai vissuto il tuo percorso in questo ambiente? Cos’è cambiato ad oggi nel tuo modo di vivere il rap rispetto a quello che raccontavi nei tuoi dischi passati?

Ormai sono alla mia quarto round in questo ambiente se suddividiamo le fasi fra 
1 “new comer”, 
2 “cuore e la fame – 2019”, 
3 “fine primo tempo – pandemia – 2022”, 
4“Nicolás – 2025”

Sono passati così tanti anni che non sono più in grado di trarre delle conclusioni specifiche, in gran parte definisco il percorso con la frase “è andata”, non so se bene o male, semplicemente “andata”. 

È cambiato tutto più volte, sono cambiato io e con me la musica che faccio, l’approccio al raccontarmi e a fare il rap. C’è stato un grande lavoro allo specchio, problemi di salute mentale, tossicodipendenza, problemi economici. Non saprei neanche bene come rispondere. La vita sta facendo il suo corso. 

Fare rap non è obbligatorio è il tuo primo progetto che esce per “Payback “ l’etichetta che hai creato un anno fa. 
Quanto tempo c’è voluto per rendere ufficiale tutto?

14 mesi più o meno. 

In questo progetto comunichi una chiara presa di consapevolezza, sei soddisfatto ad oggi di quello che hai creato con le tue forze?

Sono molto stanco e si alternano fasi di profonda delusione a entusiasmo, vedremo cosa ci riserverà il futuro.

Intervista di Valeria Giudicotti

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