Guido Cagiva ci ha raccontato 3 pezzi per conoscerlo. Il rapper emergente di casa Asian Fake ci ha anticipato che manca poco al suo album e che conterrà anche il featuring di Inoki. “Smoking”, l’ultimo singolo di Guido Cagiva, vede la collaborazione di Nerone ed è disponibile sulle piattaforme di streaming.
“Per la città” è nata molto fast, un pezzo velocissimo. L’ho scritto di recente ed è stato poi scelto come primo singolo di quello che sarà il prossimo progetto. Ero in casa da solo preso bene, era da un po’ che non scrivevo e mi è uscita subito l’idea del ritornello. L’ho inviata a tutti che ne erano molto gasati e così in un giorno l’ho finita finito: ho scritto la prima e la seconda strofa, ho reccato a casa e il giorno dopo eravamo già in studio per registrare la versione definitiva. Fu molto bello perché eravamo tanti in studio e ci venne l’idea di fare il ritornello tutti insieme, per farlo “per la città”, “per la strada giusta e quella sbagliata”. Parlo delle amicizie, di tutto quello ciò con cui siamo cresciuti, ciò per cui diamo tutti. Avere un coro, cantare insieme e fare musica di “comunità”, intesa come gruppo di amici che crede nella stessa cosa, è stato bellissimo.
“Smoking” nasce da una traccia che avevo già da tempo con un ritornello mega rap, “uno, due, fuck”, bello dritto senza troppi giri di parole. Nerone è stata la persona perfetta da chiamare, rapper con la R di maiuscola, king indiscusso e, citandolo, uno dei pochi rapper viventi rimasti in Italia. In cinque minuti mi ha scritto una strofa mostruosa: ha capito subito che volevo portare della denuncia, trasmettere quell’attitudine rap con cui siamo cresciuti e per cui facciamo questa roba da sempre.
La traccia con Inoki è l’ultimo che ho scritto per l’album, la più fresca di tutte. È stato figo vederci in studio e fare sessione insieme. Provo grande stima nei confronti del Ness: ci eravamo già conosciuti e capiti e questo per me è fondamentale perché non riesco a lavorare con chi non riesco a trovarmi dal punto di vista “morale”, su come vengono visti la vita, il mondo, le ingiustizie. Ho imparato un sacco da lui da bambino ed è stato bello scoprire che eravamo simili su molti aspetti e che provasse stima per me. Anche lui, come Nerone, ha scritto una poesia, una strofa bellissima che ha centrato ciò che volessi dire: mi ha chiesto di cosa volessi parlare, si è interessato alle mie emozioni per poter scrivere dei versi perfettamente calzanti.
Intervista di Alberto Rogano.
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