Mr.Fini, il nuovo album di Gue, è un album di carattere, un opera maestosa e sfarzosa in cui il rapper di Milano si smaschera e si mostra anche nei lati più bui, creando un lavoro che si piazza su un gradino più alto rispetto agli ultimi suoi progetti.
Già dal titolo, Mr.Fini, Gue riporta l’attenzione sulla sua persona, dandosi un accezione da businessman, ma facendoci anche capire che in questo disco sarà lui a parlare, non il suo personaggio mediatico. Soprattutto nei brani finali questo disco, infatti, puzza molto di Grande Gatsby, il famoso romanzo di Fitzgerald poi trasformato anche in un famoso film con Leonardo DiCaprio. Gue continua a raccontarci, con molto stile, della sua “biografia correlata alle gang”, dei suoi soldi e dei suoi affari. Accanto a ciò, però, il Notorio G fa emergere il suo lato più inquieto, tormentato, deluso e disilluso.
Tra il padre stronzo e defunto, l’età che avanza, gli amici in galera, una generazione in posa che schifa e tutta la finzione che ha trovato nel successo, Gue scrive alcuni dei suoi testi più profondi e consci. Un gangsta intoccabile appare nostalgico, insoddisfatto, vulnerabile e intimorito dalla morte, nonostante tutto ciò che ha accumulato. Proprio soldi e successo aumentano il disagio del Guercio, che non riesce più a capire la lealtà delle persone e cosa sia vero e cosa invece è solo finta apparenza per i social.” Stanza 106″, “Immortale” e “Ti ricordi?” sono alcuni dei pezzi piu disperati della carriera di Gue, che toglie la maschera e rivela ogni sua paura. Proprio questi testi creano un’atmosfera da Grande Gatsby, in cui ricchezza e reputazione non colmano delusioni e solitudine.
Nonostante tutto, però, Gue è ancora quello che “rappa di conti correnti” e vuole fare emergere anche la sua aggressività e la sua street credibility ,che culminano in “Ti levo le collane” con l’ottima apparizione di Paky. Un pezzo degno di nota, per l’atmosfera rilassata da mafioso-rap e lo storytelling esemplare, è “Il tipo” che potrebbe benissimo essere usato come colonna sonora di qualche passaggio del Padrino.
Mr. Fini, rimane un lavoro per certi versi incostante, che alterna la finezza di alcuni brani alla spocchia di altri, contenendo anche pezzi che non impreziosiscono il prodotto finale. Nonostante questo, un disco di tale caratura e tale qualità è uno sputo in faccia a chi pensava che Gue fosse già finito.
Articolo di Matteo Pinamonte.
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