Qualche giorno fa mi è stato sottoposto un artista a me sconosciuto. Data la saturazione del mercato musicale italiano e la progressiva omologazione di quasi ogni componente della scena, non mi aspettavo di poter trovare una simile rivelazione. Ukulele ha appena pubblicato “TECHNO LOVE“, un progetto in cui l’artista spazia piacevolmente tra vari generi musicali, creando un’atmosfera che racconta, con leggerezza ma in maniera precisa, la sua vita, includendone alti e bassi.
“Ma Delta e Ukulele che genere fanno? Che è indie e non è indie, che è techno e non è techno”. Con originalità, “TECHNO LOVE” è un’interessante mix tra la parte vitale della techno e testi e toni di voce che ricordano l’indie-rap alla Carl Brave che si è preso le classifiche italiane negli ultimi anni. Ukulele punta sul raccontare piccoli momenti di vita vissuta, che fanno capire la sua intera filosofia di vita e il suo malessere esistenziale, che si alterna alla sua voglia di fare festa e divertirsi. Un altro aspetto ammirevole della scrittura di Ukulele e del messaggio lanciato dall’intero progetto è la naturalezza, che non tiene conto solo delle apparenze o del politicamente corretto.
Un altro lato molto interessante del percorso creato da Ukulele in “TECHNO LOVE” è il vero e proprio viaggio che ci fa compiere tra le principali città europee. Partendo da Roma, la città eterna, il viaggio continua passando per Berlino, Amsterdam, Parigi e Praga e termina a Barcellona. Ogni pezzo contiene alcuni riferimenti che portano l’ascoltatore nella città menzionata da Ukulele, dando un’atmosfera diversa ad ogni brano, nonostante Ukulele e Delta diano continuità al loro stile musicale. Nel suo viaggio, il techno-lover ci racconta anche la storia di un amore anticonformista e veloce, quasi effimero, che perde e riprende vigore a tratti alterni.
Usando un’immagine evocata dallo stesso autore di “TECHNO LOVE“, questo disco è come una bella ragazza senza tacchi e senza trucco. Ukulele comunica in maniera splendida e schietta il suo modo di vivere che non pensa troppo al domani, i suoi pensieri più profondi, la sua voglia di essere diverso e di vivere a pieno ogni sentimento, senza preoccuparsi se alcuni passaggi possono risultare fin troppo realistici e spiccioli.
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