In “Vita Vera” Tedua ha affilato le armi per il suo vero e proprio viaggio dantesco, ovvero il prossimo ambizioso album ufficiale. Questo è ciò mi ha trasmesso il suo nuovo mixtape da poco fuori.
Anche Dante prima di immergersi totalmente nel mondo ultraterreno per scrivere la Divina Commedia scrisse Vita Nuova, un opera in cui il poeta fiorentino apre la sua memoria e racconta alcune fasi della sua vita amorosa. Così come l’opera di Alighieri, “Vita Vera” di Tedua è un allenamento, è la voglia di processare il passato e assimilarlo definitivamente, per essere pronti a parlare con completa trasparenza nel prossimo capitolo del viaggio. A conferma di questo Tedua riapre vecchie ferite della sua vita ed appare a tratti nostalgico.
Nella strada percorsa in “Vita Vera” Tedua si porta appresso i suoi amici storici, che riescono ad aiutarlo ad esprimere meglio il contrasto tra passato e presente che appare forte in tutto il disco. Questo lato si sente soprattutto in “Mare Mosso” con Bresh, “Bro II” con Ernia, “Manhattan” con i membri della sua crew storica Wild Bandana e in “Colori” con Rkomi. Il pezzo più sorprendente del tape è “Polvere” con Capo Plaza, che ci mostra un lato inedito e riflessivo dell’artista salernitano, che insieme al collega genovese e alla sua magistrale prestazione crea un pezzo molto espressivo che ricorda nel miglior modo possibile il cloud rap made in U.S.A.
Nel pezzo “Vita Vera” il figlio della giungla urbana ci dimostra che la sua evoluzione non si è inghiottita completamente “gangsta Tedua”, regalandoci un pezzo tipicamente drill che ha sicuramente ricordato ai fan più longevi il primo mixtape del rapper ligure, “Aspettando Orange County”. “Motivo”, con il suo flow psichedelico abbinato al ritornello melodico, è un altro punto alto del progetto, anche se ogni traccia del mixtape ha un preciso motivo e significato, inserendosi in una tracklist molto costante senza veri passi falsi.
È difficile capire che stile svilupperà Tedua nel suo prossimo album, anche se stando alle dichiarazioni recenti del giovane artista possiamo aspettarci che il suo lavoro sarà ancor più introspettivo e creativo di “Vita Vera”. Aspettando la Divina Commedia, ovvero il capolavoro epocale di Tedua in cui il rapper possa esprimere al 100% la sua visione del mondo e la sua interiorità, possiamo goderci tutte le particolarità e le finezze di “Vita Vera”, un allenamento molto ben riuscito che ha preparato il rapper al meglio in vista del match.
Articolo di Matteo Pinamonte.
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