Se parliamo di rap europeo sicuramente uno degli esponenti più degni di nota è Élie Yaffa, in arte Booba. Nato nel 1976 a Boulogne-Billancourt, uno dei comuni ricompresi nella metropoli di Parigi, da madre francese e padre senegalese, è ad oggi un perfetto esempio di artista-imprenditore. Egli ha, infatti, creato: due linee di abbigliamento, Unkut nel 2004 e DCNTD inaugurata lo scorso anno, ha una sua marca di whiskey, D.U.C., ed il progetto OKLM, che racchiude un web-magazine, una radio ed un canale televisivo. Insomma, un vero e proprio impero che ha come base una carriera musicale di grandissimo rispetto.
I primi passi della sua carriera, Booba, li muove in compagnia di Ali, con il quale forma il gruppo Lunatic. La loro prima apparizione è datata 1995, ma il loro primo album ufficiale, per diverse ragioni, non uscirà prima del 2000; “Mauvais Oeil”, certificato disco d’oro. Nel 2002, invece, inizia la sua carriera solista: scioltosi dai Lunatic e dalla precedente etichetta discografica, ne apre una sua, la Tallac Records (sotto Barclay) e fa uscire il suo primo album solista, “Temps mort” (tempi morti). Nel 2005 da inizio ad una serie di Mixtape, “Autopsie”, che ad oggi vede 5 volumi, l’ultimo pubblicato nel 2017. Un grande salto in avanti è rappresentato dal terzo album ufficiale, “Ouest Side”, disco di platino uscito nel 2006, ma ancor di più da “Lunatic”, quinto album uscito nel 2010, per il quale l’artista si è dedicato con l’unico scopo di creare un vero e proprio classico. Booba è inizialmente rimasto in Francia per registrare determinate tracce, per poi spostarsi a Miami per concludere il progetto ed inserire alcune collaborazioni con artisti americani come T-Pain, Akon, Ryan Leslie e Diddy. Da quell’anno il rapper francese è andato sempre più consolidando la sua posizione all’interno della scena con l’uscita di diversi album che hanno rispettato in pieno le attese. Dev’essere fatta particolare attenzione, soprattutto, all’ultimo progetto, ad oggi, rilasciato: Trone (2017). Questo disco ha avuto un enorme successo commerciale, è infatti sulla buona strada per essere certificato disco di diamante.
Inizialmente influenzato dalla Golden Age dell’Hip Hop USA (principalmente dalla corrente newyorkese), riporta questo stile di rap anche in Francia per poi restare al passo con l’evoluzione musicale e passare, quindi, a suoni più vicini al Southern Hip Hop ed alla Trap. Fa parte della generazione, molto importante nella storia del rap francese, che, nata artisticamente nei ’90, ha portato il genere ad un’importantissima evoluzione ed una sempre più crescente esposizione negli anni 2000.
Booba è conosciuto principalmente per il suo stile crudo e molto diretto. Ha fatto della vita di strada e della lotta al razzismo la base dei suoi testi e del suo pensiero artistico, ed ha spesso affrontato anche argomenti spinosi di ambito politico come: la guerra di Gaza del 2014, o l’attentato alla sede di Charlie Hebdo, per citarne alcuni. Non si può dire che Élie abbia peli sulla lingua e sicuramente quest’attitudine non lo ha allontanato dalle critiche e dal giudizio popolare. Durante il suo percorso musicale è stato, infatti, spesso accusato per diverse motivazioni: l’utilizzo di un linguaggio troppo cruento, l’inneggiamento a razzismo anti-bianco, è stato, inoltre, parte centrale della vicenda che portò all’allontanamento forzato del calciatore Benzema dalla nazionale francese (un dibattito che fece parlare l’intero paese). A tutto questo si aggiungono i diversi dissing con altri esponenti della scena rap francese tra cui La Fouine e, soprattutto, Kaaris, il quale apice è rappresentato dalla rissa creatasi nell’Aeroporto di Parigi Orly.
Articolo di Francesco Pannunzio.
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