Chinegro, al secolo Tommaso Rigoli, è un artista trap di nuova generazione, di nazionalità italiana, ma nato a Salvador De Bahia.
Fondatore della Redwrds, lancia ai giovani messaggi molto positivi, di speranza, contro un immaginario negativo che gli si oppone.
Il 9 Ottobre è uscito su YouTube e sulle piattaforme streaming e digital download il suo singolo Il mondo è mio, prodotto da Chiqui aka Kombaktbeatz.
Noi di Rapadvisor abbiamo deciso di intervistarlo per porgli domande relative alla sua carriera artistica e alla sua musica, ma non solo…
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Rapadvisor. In questo momento sei la dimostrazione che anche con suoni molto all’avanguardia, nuova scuola, la cosiddetta “trap”, è possibile ancora lanciare messaggi positivi ai giovani di rivalsa non indifferenti. Cosa ti spinge a scrivere testi più profondi di quelli che impone il mercato musicale italiano?
Chinegro. La mia musica è sempre nata con l’obiettivo di darmi uno spunto di riflessione nel momento del riascolto: fermare il tempo e mettere una lente di ingrandimento su pensieri o esperienze per me significative e che possano essere d’aiuto. Oggi ascolto canzoni di anni fa e mi dico “me lo ricordo quel periodo, ho sudato per superare quella difficoltà e riuscire a dire quelle cose”, quindi diventa anche un’occasione per chiedermi “la penso ancora così?”, “cosa mi faceva ragionare in quel modo?”… In molte occasioni ancora mi rivedo e in altre invece riconosco una mia crescita, una mia soluzione a determinati problemi passati. Se non ci fosse sotto un messaggio o lo scopo di dire a me stesso o a chi mi ascolta “tranquillo, ci sono passato credi in te stesso anche se tutto dice il contrario e ce la farai” non scriverei e non farei tutti questi sacrifici per la musica. Ora più che mai, per me è molto importante sentire una voce guida nella testa che mi dice “credici, impegnati, arriva… Il mondo è tuo!”, credo che ci siano molti come me là fuori che abbiano bisogno di non mollare mai ciò in cui credono, ed essere d’aiuto per loro con la mia musica le dà quella magia che non si può spiegare.
R. La droga, purtroppo, è stata sdoganata, soprattutto negli ultimi anni, da personaggi appartenenti anche alla musica rap, che parlano di argomenti esponenzialmente delicati, soprattutto se si considera che il pubblico di ascoltatori è caratterizzato prevalentemente da giovani inesperti, in maniera superficiale e inesatta. Cosa vuoi dire a tutti i tuoi colleghi che mandano messaggi sbagliati ai propri fan.
C. Non sono né un santo né un moralista, e non mi sento di dire nulla se non quello che sto già dicendo e facendo. Non penso che il rap si possa “censurare”, anzi, il rap nasce come uno specchio di una realtà, l’importante è che sia, appunto, una realtà vera. Ognuno vive la vita secondo la propria identità e la sincerità dovrebbe essere alla base della musica, in quanto va sempre considerato che la persona che ascolta ti potrebbe credere a prescindere dalla sua età o dalle sue esperienze. Essere sinceri nella musica vuol dire anche riconoscere oggettivamente i danni e le conseguenze di ciò che si vive, nessuno è “obbligato” per legge a farlo ma credo che mandare messaggi sbagliati o omettere la realtà alla lunga faccia male sia a chi lo fa sia a chi lo ascolta.
R. Partito dal Brasile, hai girato veramente tutto il mondo, tra Svizzera, Spagna, Sud America, per poi stabilirti in Italia e iniziare a fare musica in Italia. Alla base di tutto ciò c’è sicuramente tanta determinazione in ciò che fai tu. Tu ci credi nel destino? Pensi che questo sia, in parte, anche frutto del destino?
C. Ho imparato a credere nel destino e nel mio potere di influenzarlo. Ogni scelta comporta una conseguenza ma non credo ci sia una “fine” già segnata a cui non ci si possa opporre. Io ho una visione e penso che per riuscire a stare davvero bene con me stesso il mio destino sia fare tutto ciò che è in mio potere per raggiungerla.
R. Spesso nella tua musica cerchi di motivare i ragazzi a rimboccarsi le maniche e non fermarsi al primo ostacolo, nemmeno quando intorno non ti rimane più nessuno pronto ad appoggiarti. Nel film 8 mile, il protagonista B-Rabbit, oltre a fare i conti con la propria timidezza, deve anche fronteggiare i propri problemi personali e familiari. Che consiglio vuoi dare a chi vorrebbe in ogni modo risalire ed avere un proprio posto nella società, nonostante le mille difficoltà, anche esterne al percorso che deve seguire per farcela..
C. Il mio consiglio è quello che dico sempre a me stesso: io so da dove vengo, quello che ho passato e sapere realisticamente dove sono mi dà la forza di desiderare di stare meglio. Non mi importa se è difficile, perché spesso manco me ne accorgo, sento il peso della delusione e della frustrazione di non riuscire ad esprimermi al meglio e reagiscono affrontando le sfide e mettendoci dentro tutto me stesso per superare l’ostacolo. Bisogna essere focalizzati sull’obiettivo, aver ragionato bene su dove si vuole andare e perché si vuole andare là, prima di scegliere se intraprendere questo percorso e le annesse difficoltà; se lo hai fatto non puoi che non pensare di fare tutto il possibile.
R. Sei anche fondatore di un’etichetta, la Redwrds, in cui supporti non solo rapper, ma anche videomakers, grafici, cantautori e compositori. Cosa ti spinge a prendere sotto la tua ala un giovane talento? In che modo si può gestire un talento in crescita?
C. La nostra realtà è basata su un semplice supporto reciproco, cercare di aiutare a semplificare le modalità di espressione della propria creatività mi dà modo di lavorare anche su me stesso e imparare. Credo che le persone non si possano “gestire”, si può invece condividere una visione e cercare con sincerità di impegnare e dare il massimo per crescere.
R. Cosa accomuna tutti i componenti della Redwrds?
C. La voglia di mettersi in gioco, crescere artisticamente e lavorare su ciò che ci piace in un ambiente propositivo e stimolante.
R. Come si evolverà la positività durante tutto il tuo percorso musicale?
C. La positività nella mia vita è come la benzina, senza la macchina si ferma. Ho molto ancora da scoprire e non voglio fermarmi, soprattutto ora… Più sono positivo e più sto bene. E credo che conoscersi sempre di più ti dia la possibilità di muoverti meglio ed essere soddisfatto e sempre più positivo musicalmente.
R. Il mondo è mio è uscito due settimane fa. Hai altri progetti in ballo nell’immediato futuro? Ci saranno live? Se sì, in quali città? Dove possono rimanere aggiornati i tuoi fan?
C. Ho un sacco di progetti nell’imminente futuro, ho in vista di riprendere bene i live una volta ultimato il mio nuovo progetto. Ad ora sto lavorando molto e non ho tanto tempo libero così mi esibisco in posti vicini o dove si crea una bella vibe con l’organizzazione. Si può restare sempre aggiornati sul mio profilo Instagram @chinegropapi (link profilo Instagram, ndr): nelle stories cerco di tenere sempre informati sulle prossime mosse e altre news.
https://www.youtube.com/watch?v=m9b9J0FqQgk
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