Esattamente otto anni fa i Club Dogo uscivano, per la Universal, con il loro album Che bello essere noi. Si tratta del loro quinto album ufficiale, terzo in major, secondo pubblicato per la U.M.I.
LA SCELTA DEL TITOLO
Nel titolo autocelebrazione, ma anche affermazione di indipendenza.
Una doppia chiave di lettura dunque: la prima propria della cultura hip hop, la seconda da leggersi come un “che bello non essere gli altri”, con riferimento ad una categoria di artisti che, pur di arrivare al successo, sono costretti a dover inginocchiarsi a dovute mani e a dover rispettare determinate regole di mercato, a cui i Club Dogo sono riusciti a sfuggire, facendo semplicemente ciò che li appaga di più, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Rispetto al disco precedente, Dogocrazia, pubblicato il 5 Giugno 2009, c’è un’evoluzione sia dal punto di vista musicale che dal punto di vista lirico.
Nelle strumentali, interamente prodotte da Don Joe, c’è una notevole influenza dance, e un notevole utilizzo di sintetizzatori. Le rime, scritte e rappate da Jake La Furia e Gué Pequeno (affiancati in alcune canzoni da colleghi e amici), geniali, taglienti, che fanno riflettere, ma anche divertire.
Temi seri si fondono a temi più frivoli: nel disco si possono ascoltare episodi più intimi (come All’ultimo respiro), brani con denuncia socio-politica (come Qualcuno pagherà feat. Nex Cassel & Dj Zak, Cocaina feat. Noyz Narcos e Anni zero feat. Co’ Sang) e brani più spensierati (come Giù con la testa feat. Entics, Spacco tutto e Per la gente).
“Spacco tutto” è stato il primo singolo estratto dal disco, uno dei primi brani dei Club Dogo a divenire un vero e proprio successone, che al 2018 conta più di 9milioni di visualizzazioni su YouTube, ed è stata una delle canzoni più cantate ai concerti del gruppo.
Di questo brano è stata realizzata anche una versione remix con Entics, Ensi, Vacca ed Emis Killa dal titolo Spacchiamo tutto, nonché una versione definita “green edition” che i Club Dogo hanno realizzato nel 2013 per Telecom Italia per il progetto Rispetto X Rispetto.
“Cocaina” è stato uno dei brani più criticati e incompresi del disco.
Non una preghiera alla cocaina fine a sé stessa, come in molti hanno voluto interpretare il brano (non è passato inosservato lo scontro avvenuto al Chiambretti Night tra i Dogo e Dj Aniceto proprio a causa di questa canzone), ma una descrizione, peraltro molto negativa, del fenomeno cocaina (e in generale, tutto il fenomeno droga) che purtroppo affligge quotidianamente tantissimi giovani, e che a inizio anni 2000 hanno vissuto sulla propria pelle anche i Dogo.
Il video stesso del brano, girato in una chiesa sconsacrata, è stato realizzato come se fosse un vero e proprio incubo. Non solo: oltre ad aver inserito figure (come Diego Armando Maradona) all’interno del videoclip, che hanno affrontato lo stesso problema “cocaina” negli anni addietro, le didascalie iniziali elencano tutte le conseguenze a cui porta la cocaina e, dunque, anche la morte.
Inoltre, il gruppo dice addio a un certo tipo di denuncia politica, presente soprattutto nei loro primi dischi, che tendevano ad inneggiare, in maniera anche molto ipocrita, alla rivoluzione. Lo scenario che viene raccontato è, dunque, totalmente negativo, di degrado sia politico, sia sociale che culturale, ma il messaggio che vogliono lanciare è molto positivo.
CITAZIONI & SAMPLES
Come nella maggior parte dei dischi rap, anche in questo disco ci sono molte citazioni a personaggi, film, canzoni, libri del passato. Molti anche i campioni musicali:
“Voi non siete come noi” è stato campionato il brano del gruppo pop femminile statunitense The Shangri-Las Remember (walkin’ in the sand), brano che affrontava tematiche adolescenziali (il brano dei Dogo verrà a sua volta campionato nel ritornello del brano Big!, di Gué Pequeno, contenuto nel suo primo album ufficiale uscito nel 2011, Il ragazzo d’oro);
“Spacco tutto” verrà campionato sempre dai Club Dogo nel brano Minchia boh, tratto dal film I 2 soliti idioti e contenuto nel loro bestseller del 2012 Noi siamo il Club; Per la gente contiene il campione del brano Get off the bandwagon del gruppo hip-hop/golden-age americano Epmd;
“Ciao proprio” feat. Marracash c’è una citazione musicale al brano The streets of Cairo or the poor little country maid di James Thornton e Sol Bloom (curioso notare come Don Joe poi, insieme a Dario Leone, campionerà lo stesso brano nel 2014 per la canzone “Sempre in giro” di Gemitaiz & Madman feat. Gué Pequeno; questa canzone, inoltre, è stata anche ripresa da Totò in un film, le cui parole “te ne vai o no” sono diventate parte integrante della cultura napoletana per eccellenza);
“All’ultimo respiro” è presente il sample di Tomorrow’s another day di Collie Buddz, cantante reggae noto soprattutto per il singolo “Come around” che, come affermato da Gué in un’intervista del 2018, è stato un artista che ha influito molto nella sua carriera musicale;
“Nuove Nike” la canzone campionata è Beamer, Benz, or Bentley di Lloyd Banks e Juellz Santana
“Cocaina” c’è il doppio campione sia di Breathe di Fabolous, sia di La bamba dei Los Lobos (la bamba, del resto, è uno dei termini che si utilizza nel rap per indicare la cocaina);
“Qualcuno pagherà” i Club Dogo hanno deciso di campionare una rima di contenuto politico di Marracash contenuta in Chiedi alla polvere, la quale è stata egregiamente scratchata in coda al brano da Dj Zak.
Ecco di seguito il link per Spotify:
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